Rituale della leggerezza

La leggerezza secondo Calvino è uno degli ingredienti più importanti e necessari nella letteratura e nella vita del nostro secolo.

Leggerezza significa prendere le cose con lo spirito giusto, o semplicemente con spirito. Non è frivolezza, al contrario: come scrive Calvino, nella leggerezza è contenuta una dose di gravità, perché se siamo davvero leggeri sappiamo dare il giusto peso alle cose, la giusta dimensione nell’equilibrio della vita.

Tuttavia, soprattutto di questi tempi, non è cosa spontanea essere leggeri, quando le spese, le tasse e tutti gli apparati saturnini, o anche soltanto i problemi o gli eventi della vita sociale sembrano schiacciarci sempre più giù nel ventre della Terra.

Proprio questa pesantezza diffusa ci invita ad esplorare la nostra capacità di relazionarci con la Natura e di chiedere aiuto affinché ci doni la capacità di stare al mondo con leggerezza.

Farci schiacciare dagli eventi non ci aiuta a risolverli. Sviluppare leggerezza, invece, ci fornisce la capacità di alzare la testa e di fronteggiarli per ciò che sono: immagini, sogni, apparizioni, che ci parlano e ci invitano anzitutto a riconoscerli con consapevolezza.

Essere leggeri ci permette di stare calmi e di non sprofondare nelle nostre paure o peggio ancora di farci immobilizzare dai nostri blocchi; ci permette di librarci liberi sull’aria e di accogliere le idee e le ispirazioni che possono aiutarci a uscire vittoriosi dalle nostre sfide più ardue.

Se siamo dove siamo, è il nostro bagaglio attuale che ci ha portato lì. Dobbiamo semplicemente prenderne atto. Per uscirne, abbiamo in dotazione l’arsenale di strumenti che ci offre la Natura.

In Africa questo legame diretto con la Natura e i suoi Elementi si è mantenuto vivo fino ad oggi. La Forza della natura associata alla leggerezza è la forza dell’aria, che prende “corpo” nelle sembianze del camaleonte.

In questo rituale di gruppo andremo ad attivare dentro ciascuno di noi il legame naturale esistente con questa grande Forza Elementale.

Dopo alcuni movimenti nello spazio accompagnati dalla musica, contatteremo la Forza dell’Aria e le rivolgeremo le nostre offerte, chiedendole di donarci leggerezza in tutto ciò che facciamo e di portare nella nostra vita quei cambiamenti sottili necessari a renderla meno pesante. Spesso ciò che causa pesantezza è l’attaccamento alle nostre abitudini: decidiamo che il nostro “colore” per quella situazione sarà per forza quello e non vogliamo adottare un altro punto di vista, non solo per pigrizia, ma perché non sappiamo bene come indossare quell’altro colore. La forza del Camaleonte ci può aiutare a cambiare colore in maniera spontanea e naturale, senza bisogno di sforzarci per deciderlo.

Per partecipare al rituale è necessario portare, a scelta, del cibo che sarà utilizzato per le offerte e successivamente condiviso: dolci (biscotti e caramelle), frutta, uova, latte, bibite dolci (gassosa), piatti leggeri, preparati personalmente con amore, spirito di leggerezza e intenzione di condividere e celebrare questo momento insieme.

Oltre al cibo, puoi portare incensi, profumi e candele e altri oggetti profumati da utilizzare durante l’offerta o da condividere con gli altri partecipanti. Se sei un musicista o un performer teatrale (non per forza professionista, basta la passione) e desideri condividere un brano (di poesia o di musica), puoi portare con te il tuo strumento (se non è la voce) e condividere la tua arte durante l’offerta (NB alla Casa dell’Anima c’è una tastiera pesata e uno djembé).

Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro.

Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi al nuovo millennio, sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta- filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero d’automobili arrugginite.

Esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste […] una leggerezza della frivolezza: anzi, la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca.