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La chiamata alle urne a cui siamo tenuti a rispondere oggi, con una preferenza di colore politico oppure con l’astensione, evoca per assonanza un’altra chiamata, o meglio una chiamata a un altro tipo di “urna”, più definitiva e alla quale preferiremmo peraltro non pensare mai.

James Hillman, nel saggio sul “potere”, scriveva che la decisione, qualunque decisione, “fa entrare in scena la morte”: nell’arte ad esempio, dove qualsiasi atto creativo comporta tagli e scelte su cosa lasciare e cosa tenere, oppure nelle organizzazioni, in cui “ogni decisione lascia un perdente e produce sentimenti d’ombra, oscuri.”

Ombra, oscurità, morte, i tagli (con la falce e la triste mietitrice), sono tutte immagini che evocano una chiamata di ordine più profondo.

La chiamata dell’Anima non deve spaventare, perché è la chiamata della Vita stessa, che ti invita a decidere di nuovo quando le decisioni che hai preso fino a questo momento non la soddisfano e non ti fanno sentire profondamente vivo in ciò che fai.

“Ti senti davvero vivo? è questo che stai vivendo in questo momento, in qualsiasi ambito della tua vita quello che davvero vuoi? Ti senti soddisfatto e felice in questo istante?”

L’Anima, come una fedele alleata, non smette di chiamarti e di riportarti alla decisione che per te significa sentirti vivo in ogni momento che passi su questa terra, prima che l’Anima stessa decida di chiamare in causa le immagini che ho evocato più sopra, manifestandole.

Perché è Lei, l’Anima, la Vita stessa, la Fedele Alleata, che governa davvero – sia che noi la votiamo oppure no. E non le servono comizi o programmi politici: i suoi discorsi all’inizio sono silenziosi, tanto che ci richiedono silenzio, ascolto e raccoglimento, per poterli sentire. Se ci asteniamo dall’ascoltarla, allora la sua voce ci persuade attraverso gli eventi, sempre meno silenziosi in funzione della nostra sordità.
Per intenderci, il suo modo di agire è diametralmente opposto a ciò che tende a fare una larga parte dei personaggi che andremo a votare oggi – all’inizio, per qualche mese, fanno un gran baccano e poi, per la durata del loro mandato, diventano improvvisamente silenziosi, per le più svariate ragioni e scopi.

Oggi l’Anima ti chiama ad agire, non solo alle urne politiche ma anche in merito a un altro genere di Forza che governa la tua vita.

Sono passati sei mesi dall’inaugurazione e in questo periodo la Casa dell’Anima si è preparata ad accogliere, a interagire e dialogare con qualunque essere umano, di qualunque origine culturale, credo religioso, colore politico o della pelle.
L’Anima non ha colori, o meglio li ha tutti e ne celebra uno alla volta, facendoti nascere in un contesto geografico e culturale piuttosto che in un altro. Anche la Casa dell’Anima è qui, ha assunto colori e fattezze italiane, europee, occidentali, per un preciso motivo e soprattutto per un preciso scopo.

Questo scopo è essere la Casa dell’Anima di ciascun essere umano che ha scelto di trovarsi oggi a vivere qui, in Italia, in Europa, in Occidente.
Si dice che Europa fosse una ragazzina asiatica rapita da Zeus nelle sembianze di toro bianco e da questi portata in groppa fino a una terra fino a quel momento sconosciuta e senza nome. La sua ricerca, da parte dei suoi famigliari, o anche il frutto del rapimento, diede origine alla civiltà che da lei prese il nome, Europa, che letteralmente significa proprio “dall’ampio sguardo, dall’ampio occhio, dalle ampie vedute”.

Oggi che siamo chiamati a riunirci sotto il nome di Europa, possiamo cogliere il significato profondo insito nel suo nome: il suo destino, il suo scopo, la sua vocazione. La sua Anima.
Se la tua Anima ha deciso che tu oggi vivessi qui, in Italia, in Europa, allora la Casa dell’Anima è qui, oggi, anche per te, perché tu possa compiere la tua decisione e scegliere da chi davvero, nel profondo, invisibilmente, vuoi farti governare (al di là di dove porrai oggi la tua croce o se sceglierai o meno di andare a votare).

Questa chiamata di ordine più profondo arriva a te oggi, ma potrebbe non durare a lungo. Come sai, l’Anima, la vita è imprevedibile.
Purtroppo alcune circostanze rendono la presenza e la permanenza di questo luogo unico e appena creato un’eventualità non scontata.
Finora sono riuscito a nutrire questo progetto con le mie forze, la mia energia, la mia passione e il mio denaro. Ora c’è bisogno che anche tu venga a sentire e animare questo luogo.

E c’è bisogno che tu lo faccia ora – o che almeno tu faccia la prima azione, il primo significativo passo verso la vita – di questo luogo e la tua.

Ho creato una campagna di raccolta fondi per darti modo di entrare in contatto diretto con ciò che puoi trovare qui alla Casa dell’Anima: le pratiche che puoi compiere, gli eventi a cui puoi partecipare, le esperienze che puoi vivere e con le quali puoi trasformare ciò che nella tua vita ancora non ti soddisfa e non senti allineato alla tua vocazione.
Da questa campagna puoi trovare anche tutti i link al sito della Casa dell’Anima, da poco creato, e ai diversi canali social (Facebook, instagram, YouTube). In essi, negli ultimi mesi, ho cercato in varie forme di raccontare meglio come e perché la Casa dell’Anima possa riguardare anche te, oggi, ora.

È particolarmente importante che tu non ti limiti a fare una donazione di denaro, ma che tu scelga di partecipare a uno degli eventi o a una delle pratiche disponibili nell’elenco delle ricompense offerte, acquistando subito il tuo voucher (che potrai poi utilizzare nel momento per te più comodo).
In questo modo, mi permetterai di sostenere la Casa dell’Anima, ma soprattutto permetterai a questo luogo di compiere la sua funzione, che è quella di risvegliare le tue radici profonde e universali, manifestando la Vita nella tua vita.

Fatto questo piccolo passo (basta un click per vincere la pigrizia e la tentazione di “farlo dopo”), ti chiedo anche di condividere la campagna con chiunque tu senta disponibile ad ascoltare questa chiamata della Vita in questo particolare giorno, unico e irripetibile, che si chiama oggi.
Ti ringrazio per aver letto fino a qua e ti auguro buon oggi.
Marco Epis